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Il 30 Dicembre di quest’anno entrerà in vigore il regolamento droni EASA EU Regulations 2019/947 and 2019/945.

Il regolamento sarà valido per la maggior parte delle operazioni con droni e i loro relativi livelli di rischio (scenari standard). Per le operazioni che non rientrano in tali scenari EASA fornisce, dettagliatamente, la procedura da seguire per la redazione dell’analisi SORA

Lo stesso documento definisce tre categorie di operazioni “OPEN”, “SPECIFIC” e “CERTIFIED”.

OPENSi rivolge alle operazioni nella fascia di rischio inferiore, dove la sicurezza è garantita a condizione che l’operatore di droni soddisfi i requisiti pertinenti all’operazione da svolgere. Questa categoria è suddivisa in tre ulteriori sottocategorie chiamate A1, A2 e A3. I rischi operativi nella categoria “open” sono considerati bassi, pertanto non è richiesta alcuna autorizzazione prima di iniziare un volo.
SPECIFICQuesta copre le operazioni più rischiose, in cui la sicurezza è garantita dall’operatore di droni che ottiene un’autorizzazione operativa dall’autorità nazionale competente prima di iniziare l’operazione. Per ottenere l’autorizzazione, l’operatore del drone è tenuto a condurre una valutazione del rischio per la sicurezza, che determinerà i requisiti necessari per il funzionamento sicuro dei droni.
CERTIFIEDNella categoria “certificata”, il rischio per la sicurezza è così alto che è richiesta la certificazione dell’operatore di droni e dell’aeromobile per garantire la sicurezza, così come la licenza del / i pilota / i remoto / i.

L’introduzione del regolamento EASA di fatto cambia alcune procedure, anche se le ultime disposizioni di ENAC andavano già verso la direzione tracciata da EASA.

Riportiamo qui un breve video ufficiale di EASA che spiega brevemente cosa si deve fare dall’entrata in vigore.

Il team di DNetwork è a disposizione per chiare qualsiasi dubbio, non esitate a contattarci cliccando qui sotto e compilando il form.

Grazie e a presto.

Team DNetwork

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